La fiera di Sinigaglia

 

Ogni metropoli che si rispetti ha il suo mercatino delle "pulci" o corte dei miracoli.

A Roma, per esempio, c'è lo strafamoso "mercato" di  PORTA PORTESE; A Torino il  BALON, a Palermo l' orientaleggiante VUCCIRIA e a Napoli ci sono FORCELLA e la  RESINA di Ercolano.

Anche all estero sono famosi i mercati di PORTOBELLO, a Londra, sostituito da CAMDEN LOCK, PIAZZA DAMM di Amsterdam, il mercato AUX POUCES a Parigi ecc.

A Milano la  FIERA DI SINIGAGLIA è il mercato alternativo, la cabah dove puoi trovare tutto, ma proprio di tutto! 

 

Ieri

 

Una delle molte leggende sulla sua nascita, narra che, durante il ventennio, per arginare la delinquenza, venne creata questa fiera, affinchè le persone costrette ai margini della società potessero sbarcare il lunario onestamente.

Alcune foto storiche risalenti al lontano 1893 però smentiscono quella versione.

 Nata come mercatino di  rigattieri, artigiani e di cianfrusaglie varie, ha subito aggregato uno strano mondo fatto di emarginati e di balordi, che hanno contribuito a dare quell’immagine misteriosa e romantica, alle persone che per generazioni l’hanno visitata. Con la “messa in regola” dei primi espositori, si presentò il problema degli esclusi, che lentamente si installarono nelle adiacenze del mercato, occupando ogni punto strategicamente valido, rendendolo ancora più caratteristico. Anche le vie adiacenti a via Calatafimi, sede originaria di SINIGAGLIA, furono  occupate dagli “ abusivi ”che vi vendevano o si scambiavano le loro povere cose, recuperate qua e la. 

Qualche furbacchione però c’era sempre. Non di rado, si incontravano “quelli delle tre carte” con l’immancabile “pollo” di turno, o qualcuno che ritrovava la bicicletta rubatagli durante la settimana, per non parlare dei borsaioli e dei truffatori, che al posto della radio nuova, ti “rifilavano il pacco”. Questo ambiente così variegato mette stranamente a proprio agio il visitatore, che sembra entri in un libro di avventure. Così diverso dalla città circostante. Così vero, così imprevedibile, così vivo! Quando entri in fiera ti sembra di averne sempre fatto parte, e, che appartenga un poco anche a te.

 

Oggi

Da una decina di anni , ormai, la FIERA DI SINIGAGLIA è stata spostata nella nuova sede in Darsena, poco lontano, portandosi dietro  pregi e i difetti delle vecchie edizioni. I rigattieri stanno lasciando, un pò alla volta, il posto a nuovi ambulanti, che il più delle volte vendono i soliti prodotti che si trovano in tutti i mercati.

Ma la particolarità della fiera attuale  viene mantenuta dai venditori-artigiani che lavorano la pelle, la ceramica, il vetro, la cera, e quant’altro, e che vivono dei loro prodotti. Dai venditori di musica di tutti i generi alternativi, dai Beatles agli Area, dal REGGAE all’ Hip Hop, alla “TECNO”  e  alla  acid house. Dagli “stands” di articoli militari. Dai commercianti “ fai da te”,che fanno lunghi e faticosi viaggi intorno al globo per recuperarci monili e oggetti che qui non si trovano.Anelli d’ argento orientali, vestiti e foulards, sculture in legno ,e novità da tutto il mondo. Dai collezionisti di fumetti, che smerciano o scambiano, dal “underground” Rank Xerox, al mitico Andrea Pazienza o ai nuovissimi Manga giapponesi.

Oltre gli espositori autorizzati, anche oggi come tanti anni fa , è presente un microcosmo di attività parallele alla fiera di Sinigallia ma che ne sono parte integrante. Composto da commercianti e artigiani di strada, che coi loro piccoli banchetti “alternativi”, si guadagnano “onestamente” da vivere, dribblando i vari tutori dell’ “ordine” che vorrebbero appioppare loro multe milionarie. Ci sono inoltre bancarelle di extracomunitari che portano a Milano il colore di terre lontane e i prodotti dei loro paesi.  Mi è capitato di vedere polacchi che vendono binocoli, cinesi coi bonsai o accendini, russi col caviale, equadoregni con maglioni di lana coloratissimi, africani con artigianato della loro terra, peruviani con le loro musicassette di melodie andine e zufoli di legno. Ci trovi tutto il mondo! 

Non è difficile incontrare collezionisti di tutte le specie, che ai margini del mercato contrattano penne stilografiche d’ epoca, tessere telefoniche, orologi da taschino, e tutto quello che va di moda collezionare in quel momento.

Per non parlare dei vari centri sociali autogestiti e movimenti politici alternativi e non che trovano in fiera lo spazio per promuovere i loro programmi e farsi conoscere... e dei punk coi loro cani che trovano spazio per incontrarsi.

E non certo ultime le persone che nella fiera di Sinigallia trovano la famiglia che non hanno; qualcuno che gli dà retta ; clochard come Rudy, o anche “ dissociati” come il “MITICO” Bob-Roberto Battaglia, compagno di tante belle avventure, prematuramente scomparso. Memorabile il suo roco“Ma vai a rubbare!” 

Infine da quelli che non potrebbero saltare neanche un sabato per non perdere le novità di una “Casbah” sempre in evoluzione.

Purtroppo in tutto questo allegro caos sguazzano i borsaioli (okkio al portafoglio), paccottari e ricettatori, e ancora oggi come ieri, qualcuno può  ritrovare la sua bici scomparsa; 

Ma con i tempi che corrono, sono situazioni che ormai si incontrano dappertutto. Quindi….

 

Oggi... Nel 2005

 

Il tempo passa e trasforma anche le cose che sembrano eterne.

Per poter costruire un faraonico ed inutile maxi parcheggio sotterraneo, le autorità municipali hanno deciso di spostare temporaneamente la Fiera di Sinigallia.

La nuova area velocemente attrezzata è stata creata a poca distanza, nel recinto dell'ex  deposito della stazione ferroviaria di Porta Genova.

La decisione comunale non ha trovato molti oppositori allo spostamento, in quanto il mercatino era diventato una casbah senza controllo dove i latitanti erano le autorità preposte, e i dominatori della scena erano diventati i venditori abusivi e ricettatori o contraffatori di vestiario e scarpe di marca, i ricettatori di generi alimentari sottratti ai supermercati e venduti ai passanti da pseudo-zingare rumene, che arrivavano ad intimidire gli esercenti aurorizzati, e altre varie categorie di allegri malfattori che spadroneggiavano indisturbati.

I 176 banchi, erano diventati quasi mille, tra piccoli e grandi banchi che abusivamente si erano aggiunti, e lo spazio esiguo di per sè, era diventato un formicaio brulicante di varia umanità, e da mercatino si era trasformato in un metrò nell'ora di punta.

 

Ieri 06/08/2005, ci siamo trasferiti e dato il periodo estivo, era prevedibile che venissero poche persone a visitarla. La zona molto decentrata la rende abbastanza scomoda da raggiungere, ma nel contempo, la posizione appartata le dona un' aria molto più serena ... e le dà quell'aria strana di mistero che da sempre la circonda.

Nonostante gli sforzi dei suoi detrattori, come l'araba fenice, lo storico mercato saprà risollevarsi e rinascere più bello ed affascinante di prima.

 

Tutto questo grazie ai visitatori; saltuari o fedelissimi, che ogni sabato riempiono questa ultima cornice della Milano vera e ruspante!

 

Perciò......

 

TUTTI IN FIERA DI SINIGALLIA

  (A cattare o ciloom!!!)