Il  mio  Laboratorio

Oltre ad essenziale per ogni artigiano o artista, il laboratorio è la base per realizzare le proprie idee e creazioni.
Per i prodotti di ceramica è indispensabile disporre di uno spazio dove le terre, che all’inizio della lavorazione sono morbide come lo stucco o il “pongo”,  possano essiccare correttamente.
Al Vignò, dove nacquero i miei ciloom, non avevamo certo problemi di spazio. Nella grande cascina, che avevamo occupato, vi erano decine di stanze disabitate e l’intera costruzione era circondata solo da boschi e prati dove era facile trovare un angolino tranquillo per rifinire o decorare i miei primi lavori.
Il forno per cuocerli, costruito insieme a Frank  nel vecchio macello della masseria, era fatto di refrattari,e funzionava a legna. Andava benissimo, ma non era molto capiente! In fondo mi bastava solo un tavolo e qualche mensola per fabbricare i primi tubi. Purtroppo il lavoro di boscaiolo, che facevo per vivere, non mi lasciva tutte le forze ed il tempo di cui avevo bisogno. Così quando la richiesta di ciloom aumentò a dismisura mi ci dedicai volentieri a tempo pieno.
Oltretutto mi sembrava più una “missione” che una professione. Era troppo bello poter dare ai fumatori di ciloom uno strumento serio; leggere la gioia nei loro occhi mi caricava più di ogni stipendio.
Il tavolo da lavoro sotto la scala mi bastò per anni, finchè non incontrai Susanna; mia futura prima moglie. Abilissima nelle incisioni e attenta collaboratrice, divenne subito indispensabile per l’attività della bottega, per cui lo spazio si restringeva sempre di più. Un brutto giorno però, i proprietari del casolare,ricchi eredi di un ricco “signore”, si ricordarono della loro cascina e la vendettero ad un pseudo agriturista che senza mezzi termini ci fece abbandonare il  “sogno” e ci cacciò.
La fortuna però ci mise lo zampino. Un mecenate varesino ci rese disponibile una casetta isolata e abbandonata sul fondo di una valle vicino a Ligurno; Il Molinello.
Molto più piccolo del Vignò non bastava per tutti i compagni di  “Comune”, ma per la mia famiglia, che era appena aumentata con l’ arrivo di Sara, per l’attività di ceramista, per la mia voglia di natura e di autosufficienza, era proprio ideale.
Il laboratorio al Molinello lo inventai  trasformando la vecchia stalla visto che con la nascita del secondo figlio, Carlo, la stanzetta che usavo come laboratorio divenne la camera dei bimbi. Così dopo aver ristrutturato i muri,costruito finestre, porte e mensole, aver messo le piastrelle e fatto gli impianti elettrici, mi trasferì nella stalletta. Il mio primo vero laboratorio. Separato dal resto della casa, comodo, attrezzato, caldo d’inverno e fresco d’estate e soprattutto sempre tranquillo.
Questa sistemazione ha senz’altro contribuito al perfezionamento della mia attività.
La serenità della valle, interrotta solo dalle festose trasferte settimanali alla fiera di Senigallia, mi permetteva di raggiungere la concentrazione necessaria per fare ciloom sempre più dritti, più strani, più lunghi, più lucidi, più collaudati, più robusti e sempre migliori.
Purtroppo, con la morte del proprietario, dovemmo abbandonare anche questa casa perché gli eredi, trovando la proprietà abitabile e completamente ristrutturata, videro in essa soltanto un valore economico e decisero di vendere.
Ancora la Fortuna ci venne in aiuto. Grazie ai “miei” riuscì a trovare una grande casa, vecchia e malandata in un paese vicino. Ci vollero parecchi anni per rendere abitabile quel grande tugurio. Dovetti imparare a fare il muratore, l’elettricista, il falegname e altro ancora. Alla fine, però, il lavoro mi ripagò con una buona sistemazione per la mia famiglia  e con la nascita del luminoso e quieto laboratorio dove tuttora nascono  i prodotti della “Bottega del Rosso”.  Grande, arieggiato, comodo, con vista sui monti e soprattutto tranquillo è il posto dove un’attività artigianale/artistica come la mia, non puotrà che migliorare!  Tutto questo è stato possibile anche grazie al sostegno e all’aiuto della meravigliosa Angela, madre della mia terza figlia Primula, amata compagna da oltre un decennio (dopo la  fuga della mia prima signora). Il suo valido aiuto in casa, in famiglia  e sul lavoro mi ha consentito di dedicarmi con più attenzione al restauro della casa, del laboratorio e al mestiere di ceramista.